"Mancanza di consenso": l'Alta Autorità per la Salute rinvia le raccomandazioni sulle transizioni di genere per i minori

L'Autorità nazionale francese per la salute (HAS) ha annunciato venerdì 18 luglio che non prenderà una decisione definitiva prima del 2026 in merito all'assistenza fornita ai minori che desiderano intraprendere una transizione di genere, adducendo come motivazione la "mancanza di consenso" in questa fase.
"Vediamo che esiste un consenso sugli adulti e che non troviamo lo stesso consenso sui minori", ha dichiarato il presidente dell'HAS Lionel Collet in una conferenza stampa, specificando che il lavoro per sviluppare raccomandazioni per i minori inizierà "all'inizio del 2026".
L'autorità indipendente ha tuttavia emesso le sue raccomandazioni in merito agli adulti che desiderano intraprendere una transizione di genere, un parere atteso in particolare dalle associazioni per i diritti LGBT+ che segnalano regolarmente gli ostacoli incontrati dalle persone interessate nei loro percorsi di cura.
"Per quanto riguarda l'assistenza chirurgica, l'HAS raccomanda di rispondere alle richieste di intervento chirurgico da parte delle persone trans", si legge nel suo parere.
"L'HAS riconosce a questo proposito, nel suo parere, che "le condizioni di accesso a cure di qualità restano molto eterogenee sul territorio", evidenziando un rischio di "rifiuto delle cure", di "automedicazione" e di disturbi mentali "che possono portare al suicidio".
Tuttavia, aggiunge, è opportuno "fornire informazioni preoperatorie chiare, eque e appropriate sulle procedure chirurgiche, sui rischi (a breve o medio termine) e sulla natura di alcune procedure per le quali è previsto un periodo di riflessione, al fine di consentire alla persona di dare il proprio consenso informato".
"Un parere psichiatrico sistematico non è raccomandato", ma "un supporto psicologico può essere fornito in base alle esigenze individuali", ha affermato Claire Compagnon, presidente del comitato di raccomandazioni dell'HAS, durante la stessa conferenza stampa presso la sede centrale dell'HAS a Saint-Denis (Seine-Saint-Denis). Le cure di transizione "non sono un conforto, ma una questione vitale", ha aggiunto.
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